Trattamento acqua… dall’acqua che hai all’acqua che vuoi
Trattamento acqua, che cosa significa? Perché mi devi riservare qualche trattamento?
Sto scherzando, so benissimo che hai tante necessità ed io, come ben sai, non sempre sono come mi vorresti.
A volte sono sporca, ma mi vorresti più pulita; in altri casi sono troppo dura e, viceversa, dovrei essere più dolce.
Hai tante esigenze ed io, che ti voglio bene, cerco di aiutarti.
Così mi lascio trattare, piuttosto che maltrattare, per trasformarmi, sostanzialmente, nella tua acqua ideale.
Se mi lasci stare io faccio una sola cosa… cerco la stabilità.
Per fare questo a volte lascio delle incrostazioni, oppure faccio dei dispetti, come, per esempio, le corrosioni.
Trattamento acqua… ecco perché!
Con il tempo hai sviluppato tante tecniche, per modificarmi ed ottenere l’acqua che vuoi.
Trattamento acqua è un binomio che nasconde tantissime sfaccettature.
Effettivamente, io posso essere molto diversa da quello che ti serve.
Per questa ragione voglio raccontarti le azioni che puoi fare per trattarmi al meglio e maltrattarmi meno possibile.
In definitiva, sono convinta che, conoscendomi un po’ meglio, puoi utilizzarmi senza mancarmi di rispetto!
Ecco, in sintesi, i principali passaggi per attuare un buon trattamento acqua.
Fonte disponibile
Devi sapere che dalla fonte dipende la tipologia di acqua che avrai a disposizione, per valutare quali trattamenti effettuare, al fine di renderla adatta alle tue esigenze.
Per progettare un corretto trattamento, specie se hai esigenze particolari, è necessario effettuare delle analisi chimiche e microbiologiche.
Queste analisi ti permettono di capire esattamente dove sei, per scegliere le soluzioni più adatte per arrivare dove vuoi.
Trattamento acqua… preliminari
Se l’acqua proviene da fiumi e laghi, prevedi un trattamento chimico-fisico per eliminare i sedimenti ed il limo, che possono essere presenti.
il processo che comprende le fasi di questo trattamento si chiama:
La chiariflocculazione a sua volta si divide in tre fasi:
Filtrazione
Dopo questi trattamenti, oppure se l’acqua proviene da un pozzo, è necessario ridurre i solidi sospesi mediante processi di filtrazione.
Come già detto, è importante valutare le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua e della qualità finale necessaria.
In base a queste, prevedi una eventuale preossidazione dosando, per esempio, ipoclorito, biossido di cloro, ozono, acido peracetico, ecc.
I carboni attivi
L’acqua che hai ora a disposizione può essere destinata, a seconda dei casi, ad utilizzi industriali, non particolarmente sensibili o all’irrigazione
Per un ulteriore affinamento è necessaria una sezione di adsorbimento e declorazione su carboni attivi.
In questo modo eliminerai una serie di inquinanti, oltre a buona parte dei sottoprodotti di disinfezione.
Nel caso tu abbia utilizzato ipoclorito o biossido di cloro nella fase di ossidazione, i carboni attivi eliminano anche il residuo di cloro presente.
L’acqua è potabile… non è detto
Dopo questi trattamenti ottieni un’acqua che, caratteristiche iniziali permettendo, può essere destinata all’uso potabile.
In questo caso, prevediamo una post-clorazione con ipoclorito o biossido di cloro.
Diversamente, l’acqua inizialmente disponibile potrebbe avere caratteristiche particolari come una elevata salinità come, per esempio, l’acqua di mare o alcune acque salmastre.
Peggio, potrebbe contenere, in alcuni casi alte concentrazioni di altre sostanze indesiderate.
Se è così, per ottenere un’acqua potabile o anche solamente idonea agli usi comuni, dovrai prevedere altri trattamenti di affinamento.
Questi serviranno per ridurre la salinità, la durezza, o la concentrazione di determinati parametri chimici.
Allo stesso modo, per alimentare processi industriali o dispositivi con necessità peculiari, potrebbero essere necessari trattamenti specifici.
Osmosi Inversa e scambio ionico
Per modificare le caratteristiche chimiche dell’acqua abbiamo a disposizione, sostanzialmente, due strade:
- Trattamenti a membrana
- Processi con resine a scambio ionico
I principali trattamenti a membrana sono l’Osmosi Inversa e la Nanofiltrazione.
Per proteggere le membrane, prevedi uno stadio di filtrazione fine, ad esempio, con cartucce filtranti da 1 a 5 micron.
I trattamenti con resine a scambio ionico più diffusi sono l’Addolcimento e la Demineralizzazione.
Esistono, inoltre, resine selettive per abbattere elementi specifici come, per esempio, i nitrati, l’arsenico, l’ammoniaca, ecc.
Acqua di qualità…
Con l’osmosi inversa e la demineralizzazione ottieni un’acqua a bassa conducibilità.
Questa è adatta, per esempio, all’alimentazione di generatori di vapore a bassa pressione o per alcuni processi industriali.
L’osmosi inversa è, inoltre, la soluzione che puoi utilizzare per la produzione di acqua potabile di alta qualità.
A maggior ragione, nel caso in cui la fonte a tua disposizione presenti delle criticità, questa soluzione è certamente utile.
Un esempio su tutti, gli impianti di potabilizzazione dell’acqua di mare.
Li troviamo, generalmente, sulle navi da crociera o in alcune isole che non hanno disponibilità sufficiente di acqua dolce.
Se hai bisogno solo di ridurre la durezza puoi utilizzare, semplicemente, un addolcitore o, in casi particolari, un sistema con membrane di nanofiltrazione.
Trattamento acqua… spinto all’estremo
Alcuni processi industriali, necessitano di acque di altissima qualità, con bassissimo contenuto salino.
Puoi ottenere questo risultato aggiungendo un tradizionale sistema con resine a letto misto, oppure, un innovativo impianto con membrane di elettrodeionizzazione.
L’acqua prodotta, può essere utilizzata per alimentare processi industriali particolarmente esigenti.
Alcuni esempi, generatori di vapore ad alta pressione con turbina, processi farmaceutici, o altri sistemi che necessitano di acqua ultrapura.
La migliore acqua potabile…
Se hai scelto di produrre acqua potabile mediante un sistema ad osmosi inversa, occorre prevedere una remineralizzazione dell’acqua per ottenere un contenuto salino ottimale.
Per fare questo puoi prevedere un dosaggio calibrato di sali minerali.
In alternativa è possibile prevedere la miscelazione dell’acqua prodotta dall’osmosi con quella in ingresso all’impianto, ammesso che le caratteristiche della stessa lo consentano.
Infine, per prevenire la proliferazione dei batteri lungo le linee di distribuzione, puoi inserire un dosaggio di disinfettante, per esempio, ipoclorito di sodio o biossido di cloro.
Il dosaggio può essere controllato e regolato da sistemi automatici, che prevedono il monitoraggio del potenziale redox o, meglio, del cloro libero residuo.
Trattamento acqua… due parole, con mille volti!
Potrei dirti che, da qualsiasi acqua, si può ottenere qualunque acqua…
Forse questa è anche l’essenza del mio lavoro…
Nel quotidiano mi devo occupare di varie cose, alcune di routine, altre fastidiose…
Ancora oggi però, dopo quasi trent’anni “nell’acqua” mi diverto a risolvere i problemi o i fastidi causati da questo elemento meraviglioso…
La cosa che più mi piace? Aiutare a scegliere le migliori soluzioni per trasformare l’acqua disponibile, nell’acqua che serve!
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Grazie di cuore, troppo gentile! Questo sito l’ho costruito come passatempo… ora devo capire come si pubblicano i commenti…
Flavio
Ok, sono riuscito a mostrare i commenti!
Nel tempo cercherò di inserire contenuti interessanti.
Se qualcuno ha richieste su argomenti particolari, legati al trattamento dell’acqua, può scrivere un commento.
Ogni spunto è utile per migliorare i contenuti!